venerdì 2 novembre 2012

Atomik Clocks – Magdan in Charleroi


Etichetta: Hysm?
Genere: sperimental funk punk

Devo dire che con questa recente produzione, Magdan in Charleroi dei fiorentini Atomik clocks, la Have you said midi? si è davvero superata.
Basso, batteria e sassofono producono un sound che travalica l’abusato concetto di funk che si rivela limitativo nel loro caso. È come se prendessimo gli abbandoni drogati degli Spaceman 3, li facessimo fare a cazzotti con gli assoli freschi e maestosi di Miles Davis, in bikini e con tanto fango, e dall’altra parte l’eclettismo bulimico di John Zorn a fare da paciere.
Robotic prostitute in heat, Psycho bones o La stagione degli amori sono solo alcuni esempi di come gli Atomik clocks iniettino nella matrice classica del jazz umori esistenziali di bianchi alla deriva, trasandati suoni asimmetrici ed hardcore, mutando e trasfigurando le trame originarie. Il resto dei brani sono dei forti acquazzoni, verboso pleonasmo, che acquazzone significa già pioggia forte e intensa, ma torniamo a noi: sarà che stamattina sono iniziati i lavori in casa e mi è sembrato di essere stato svegliato dagli Einsturzende Neubauten in persona e quindi ho bisogno di roba forte per riprendermi, ma a me sto disco fa impazzire.
Consigliato agli scoppiati nevrotici…ma anche a tutti gli altri.

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